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Notte della Taranta 2013: “la cultura è la benzina nel motore dello sviluppo”

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NOTTE DELLA TARANTA – Presentata a Roma la nuova edizione della manifestazione, che si terrà dal 6 al 21 agosto a Melpignano, in provincia di Lecce: uno dei più importanti Festival di musica popolare, che sta raggiungendo popolarità anche a livello internazionale. Il momento più atteso della Notte della Taranta sarà sicuramente il concertone finale del 24 agosto: è stata presentata oggi la line up, che vedrà tra i protagonisti della serata il maestro concertatore Giovanni Sollima con il suo violoncello, Niccolò Fabi, Max Gazzè, Roby Lakatos e il ballerino Miguel Angel Berna.

Altro momento fondamentale della manifestazione saranno  le quindici tappe del Festival Itinerante (dal 6 al 21 agosto), che toccheranno Corigliano d’Otranto, Zollino, Martignano, Sternatia, Sogliano Cavour, Soleto, Calimera, Castrignano dei Greci, Cutrofiano, Carpignano Salentino, Martano, Lecce, Alessano, Galatina, Cursi. La Notte della Taranta attirerà circa 300 mila spettatori anche quest’anno.

Sergio Blasi e Sandro Cappelletto, i due direttori artistici, spiegano: “Tutti eventi nati per il festival quest’anno siamo voluti partire da Taranto perché quel territorio non può essere fagocitato dalla presenza del suo terribile impianto industriale. Esiste già un progetto di recupero dell’area al quale vogliamo affiancarci raccontando una nuova vocazione della città“. E’ intervenuto anche il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (presente alla conferenza stampa di Roma):  “La Notte della Taranta è che come l’araba fenice ogni anno rinasce dalle proprie ceneri, che attraversa tutta la Grecia salentina, ma che è anche in grado di parlare a tutto il mappamondo. E’ uno degli eventi musicali più importanti d’Europa, è frutto di un investimento controcorrente in cultura. È figlio dell’idea che la cultura non è una spesa parassitaria, ma è la benzina nel motore dello sviluppo. Noi pensiamo che con la cultura si mangia e quando la cultura è la dolcezza, la frenesia e la fisicità dei suoni della pizzica e della taranta, è un buon cibo“.