Sir Paul McCartney per la prima volta all’Arena di Verona: è visibilio di pubblico e uno show indimenticabile. Trentasei canzoni dal repertorio dell’ ex Beatles, per due ore e mezza di musica che ha fatto storia. “Stasera parlerò un po’ di italiano” dice il baronetto presentandosi ad un pubblico in estasi. Subito dopo attacca con ‘Eight days a week’, pezzo storico dei Beatles datato ’64, per poi proseguire anche con brani dei Wings, altro gruppo in cui il Macca ha militato.
Ad accompagnare Paul sul palco la band storica composta da chitarristi Rusty Anderson e Brian Ray, il tastierista Paul Wickens e il batterista Abe Laboriel Jr. Il Macca incanta il pubblico, dando vita ad uno spettacolo che si snoda tra canzoni cantate in sincrono con il pubblico, dialoghi, e piccoli momenti di show nello show, come quando si esibisce in ‘Back in URSS’ omaggiando le Pussy Riot mentre una scritta “Free Pussy Riot” campeggia alle sue spalle. Di tanto in tanto offre al pubblico qualche aneddoto simpatico sulla sua carriera artistica, spiega come Blackbird fosse stata concepita come canzone sui diritti civili e su Hey Jude fa partire una gara di cori tra uomini e donne.
A 71 anni Sir McCartney appare sul palco commosso, entusiasmato e riesce ancora ad emozionare. Non manca l’omaggio toccante ai colleghi Lennon e Harrison, per i quali intona Here today e Something; anche la moglie Linda viene ricordata con il brano Maybe i’m amazed, mentre all’attuale donna Nancy è dedicata la canzone My Valentine. Questa dell’Arena di Verona è stata l’unica data italiana dell’Out There Tour ed ha registrato il pienone, con un afflusso di fan di ogni genere e fascia d’età, dai bambini con tanto di magliette a tema Beatles ad anziani nostalgici del rock vecchia maniera.
