SCANDALO IOR – Sono passati solo pochi giorni dalla decisione di Papa Francesco di nominare una nuova commissione di cardinali per raccogliere informazioni sulle reali attività dell’Istituto per le Opere Religiose, che è già scandalo in vaticano.
Arrestati un alto prelato, Nunzio Scarano, un funzionario dei Servizi segreti ed un broker finanziario per corruzione e truffa. Gli uomini del nucleo di polizia valutaria, guidati dal generale Giuseppe Bottillo, hanno eseguito le misure cautelari, firmate dal gip Barbara Callari, nell’ambito dell’inchiesta romana sullo Ior. Scarano, sospeso ieri dalla gerarchie vaticane, era già indagato dalla procura di Salerno per riciclaggio.
IL CAMBIAMENTO – Gli arresti segnano un mutamento radicale per quel che riguarda la cosiddetta ‘Banca di Dio’ e che negli ultimi trent’anni è stata oggetto di molte polemiche, fatti di cronaca e contestate operazioni finanziarie.
LA VICENDA – L’indagine che coinvolge i tre indagati riguarda un rientro dalla Svizzera di una elevata somma di denaro a bordo di un jet privato, 20 milioni di euro. Gli accertamenti sul caso sono coordinati dal procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi.
La Chiesa, dunque, con a capo Jorge Mario Bergoglio, sembra voler perdere l’identità burocratica che l’avvicinavano ad una istituzione per ritornare ad acquisire la sua sostanza ed essenza religiosa.