GIUNTA CALDORO – In Campania è vietato curarsi, mentre sono una triste realtà i diritti negati a tanti cittadini colpiti da particolari patologie neoplastiche. Ancora una volta scende in campo l’ANIPI, l’Onlus che riunisce migliaia di pazienti affetti da gravi patologie ipofisarie, e che da oltre un decennio combatte per il rispetto di troppi diritti negati.
Sergio Centobelli presidente dell’ANIPI onlus Campania ha denunciato che da circa due mesi i malati sono costretti a dover pagare l’esame ematico IGF-1 o Somatomedina C, riconosciuto tramite la delibera n. 1129 del 4 luglio 2008.
“Si tratta di una situazione che ha suscitato sgomento e preoccupazione” ha affermato Sergio Centobelli, “ dopo anni di lotte per ottenere questa giusta esenzione, la stessa è cancellata nonostante la presenza di una delibera di giunta precedente”.
Già nel 2007 l’ANIPI avviò un lungo e tortuoso iter per il giusto riconoscimento di un’esenzione per migliaia di pazienti e invalidi, Nonostante le resistenze dell’allora giunta Bassolino, l’ANIPI inviò una dettagliata relazione al Ministero della Sanità, evidenziando che in altre regione, come nel Lazio, l’esame era a totale carico del SSN. Il ministero recepì le richieste inviate da Sergio Centobelli, e finalmente nel 2008 con la delibera 1129 la giunta regionale Campania inserì l’esame tra quelli bisognosi di un’esenzione, viste le spese sostenute dai pazienti.
L’esame ematico denominato IGF-1 o Somatomedina C serve per controllare l’ormone della crescita, e risulta a pagamento per tutti. Purtroppo, come evidenziato dai vertici ANIPI, si tratta di un controllo di vitale importanza per chi è affetto da patologie ipofisarie, e non è un caso che i medici ne richiedano un controllo mensile. La preoccupazione è fin troppo evidente in migliaia di pazienti che sopravvivono con pensioni minime, che in alcuni casi non raggiungono i 500 euro mensili. Visti i costi delle analisi, in tanti evitano di eseguire i controlli, mettendo gravemente a rischio la propria salute. Ancora una volta, i vertici della Regione Campania tornano alla ribalta per le loro inefficienze e le discriminazioni attuate ai danni dei cittadini. Anziché preoccuparsi della salute dei campani, la regione preferisce sperperare risorse in partecipazioni di gare di Coppa America o futili spese perpetrate dai consiglieri regionali in questi anni, com’è dimostrato dalle recenti inchieste giudiziarie. Lasci soprattutto perplessi la risposta ricevuta dal Presidente Centobelli dalla segreteria del Governatore Caldoro, che liquida in poche parole il caso IGF-1.
Che la regione Campania abbia sperperato soldi nel comparto della sanità non è certo colpa dei cittadini, ma di scelte inique perpetrate dalle precedenti giunte, e recepire in modo freddo e burocratico il nuovo nomenclatore per le prestazioni di diagnostica e specialistica ambulatoriale rappresenta soltanto un alibi che conferma l’assurdità di certe scelte che danneggiano solo i cittadini e non la classe politica locale.
L’ANIPI e il Presidente Sergio Centobelli si augurano che il Governatore si renda conto che tale provvedimento ha causato gravi difficoltà a cittadini considerati a torto di serie B, sperando che la giunta e l’assessore competente tengano in debito conto i precedenti provvedimenti sanciti dalla giunta regionale che con un’apposita delibera aveva fatto chiarezza sull’argomento, eliminando discriminazioni e iniquità che erano durate troppi anni.