Sativex in Italia. Malati di sclerosi multipla hanno un’opportunità in più per curarsi

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Sativex in Italia - Sclerosi multiplaSCLEROSI MULTIPLA – Commercializzato per la prima volta otto anni fa in Canada, il Sativex è un medicinale che aiuta i malati di sclerosi multipla a combatterne i sintomi. In particolare, il farmaco contrasta la spasticità che accompagna la malattia. Questo farmaco, che è uno spray ad ingestione orale prodotto dalla Gw Pharmaceuticals, si è diffuso rapidamente in ventuno paesi nel mondo, tra cui Regno Unito, Spagna, Germania, Danimarca e Svezia. Nel nostro Paese in precedenza i malati che volevano curarsi attraverso questo spray dovevano importarlo dall’estero. Ora non sono costretti più a farlo. L’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 Aprile scorso, ha autorizzato la vendita del Sativex, il quale è dunque entrato ufficialmente in commercio anche in Italia.

Ma come si spiega tutto questo ritardo nei confronti degli altri stati? Il motivo è che il Sativex è un medicinale che sfrutta non uno, ma ben due estratti naturali della canapa: il delta – 9 – tetraidrocannabinolo e il cannabidiolo. Questo medicinale, infatti, è il primo a base di cannabinoidi commercializzato in Italia. Questo spray sfrutta dunque le proprietà terapeutiche della pianta della cannabis sativa, la quale ha dimostrato negli anni una certa efficacia nelle terapie in cui è stata impiegata. Anche per questo sono nati non pochi portali web che vendono diverse qualità di marijuana come questo, a testimonianza dell’interesse maggiore che c’è verso la cannabis.

I pazienti che vogliono utilizzare il Sativex possono richiederlo nelle farmacie ospedaliere o nelle Asl; si tratta di un farmaco di fascia H, e i neurologi dei centri di sclerosi multipla potranno prescriverlo se, a loro parere, rappresenta l’unica cura che effettivamente può dare qualche giovamento al malato. In caso contrario, ovvero se altri farmaci antispastici fossero in grado di dare gli stessi risultati, oppure se il Sativex non dovesse fare effetto, la persona affetta da sclerosi multipla non potrà avere accesso alla terapia. Inoltre, i pazienti che faranno uso del medicinale verranno iscritti in un apposito registro nazionale al fine di osservare l’andamento della terapia.

I principi attivi del Sativex agiscono sui recettori presenti nelle cellule e, in questo caso specifico, limitano e riducono gli impulsi nervosi e le contrazioni muscolari. Naturalmente l’utilizzo del Sativex, soprattutto durante il primo mese di somministrazione e a seconda del dosaggio, può provocare sonnolenza e capogiri, di conseguenza è sconsigliato guidare o svolgere attività che possano risultare pericolose.

Ad ogni modo, studi clinici hanno dimostrato che il 42% dei pazienti affetti da sclerosi multipla monitorati, al termine del periodo di osservazione, aveva potuto godere di un discreto miglioramento della propria situazione e comunque anche una brusca interruzione del trattamento non induce alla dipendenza da farmaco.

Anche in Italia sarà dunque più facile, per i malati di sclerosi multipla, curarsi con un medicinale che ha già ottenuto buoni risultati in tutto il resto del mondo e che sfrutta due principi attivi che sono presenti in tutti i semi di marijuana femminizzati come quelli che si possono trovare qui.

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