Pronunciata sentenza negli Usa. E’ stato condannato all’ergastolo senza nessuna possibilità di ottenere la libertà condizionata, Ariel Castro, il tristemente noto, mostro di Cleveland. Castro si è reso colpevole del rapimento di tre giovani. L’uomo per dieci anni ha tenuto segregate presso la sua abitazione in Ohio, tre ragazze che venivano ripetutamente picchiate e stuprate. Le giovani avevano rispettivamente 20, 16 e addirittura 14 anni. Le ragazze hanno vissuto costrette in uno stato totale di prigionia senza avere mai la possibilità di uscire di casa e hanno dovuto per forza sottostare al volere sessuale del loro aguzzino. Amanda Berry, una delle tre ragazze ridotte in schiavitù ha addirittura avuto una bambina che al momento della liberazione aveva già sei anni. ”Non sono un assassino, non ho mai ucciso nessuno”, ha detto Ariel Castro, anche se si è dichiarato colpevole e ha proferito le sue scuse all’apertura dell’udienza destinata a decidere la sua condanna. “Voglio scusarmi con le vittime“, ha affermato l’uomo. Castro dichiarandosi colpevole di 937 capi d’accusa ha in questo modo fissato un accordo con l’accusa che convalido dal giudice, gli ha consentito di evitare la pena di morte. Il mostro di Cleveland è stato condannato al carcere a vita senza alcuna possibilità che venga scarcerato in anticipo.