EQUITALIA – Con questa denuncia l’Equitalia dovrà cercare di porre un freno alla sua attività esattoriale. Le agenzia di riscossione di Roma insieme a quelle di Tivoli, Latina, Napoli e Venezia sono rientrate di nuovo nel mirino della Procura della capitale. Dopodiché, dopo il procedimento per usura aperto dalla Procura, anche la Codacons, agenzia dei consumatori, ha deciso di costituirsi parte civile e comunica:
Da anni denunciamo interessi altissimi sui debiti e balzelli vari, che fanno lievitare gli importi richiesti da Equitalia attraverso le cartelle esattoriali. Spesso, a fronte di un debito non pagato di pochi euro, come ad esempio l’importo di una multa stradale, i cittadini si vedono richiedere centinaia di euro, con ricarichi astronomici rispetto alla somma dovuta inizialmente. Finalmente la magistratura ha deciso di fare chiarezza sui tassi applicati dall’ente incaricato della riscossione dei tributi. – continua l’agenzia dei consumatori – Ci auguriamo che l`inchiesta della magistratura evidenzi la piena correttezza dell’operato di Equitalia. Ma se così non fosse, avvieremo una costituzione di massa da parte dei cittadini, per consentire loro di chiedere il giusto risarcimento danni.
Uno dei tanti casi che sfiora, o forse oltrepassa il tasso d’usura, deriva dalla denuncia avanzata da una imprenditrice che da 1,2 milioni di euro di tasse e contributi non versati, la cartella esattoriale è arrivata a 1,7 milioni di euro: un rincaro che, secondo la perizia allegata alla denuncia, configura un superamento della soglia degli interessi da usura indicata sulla Gazzetta Ufficiale.