«Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri». E così i Tweet di protesta si sono scagliati contro il noto marchio in cima ai trending topics.
Il presidente dell’Equality, Aurelio Mancuso, è stato pi primo a coinvolgere lesbiche e gay in questa vicenda: «Nessuno ha mai chiesto alla Barilla di fare spot con le famiglie gay, è evidente che si è voluta lanciare una offensiva provocazione per far sapere che si è infastiditi dalla nostra concreta presenza sociale, che è anche un segmento importante di consumatori. Per questo, raccogliendo l’invito del proprietario a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti».
Di Seguito i Tweet più seguiti:
Nel mulino che vorrei ci sono tutti gay. Boicotta Barilla
Poco male per la pasta, costa troppo e non la compravo neanche prima. Ma gli abbracci mi mancheranno tanto. ciò nonostante: boicotto Barilla.
Signor Barilla, venga con noi nel XXI secolo
A questo punto smetterei di comprare pasta Barilla pre se fosse la migliore del mondo. Per fortuna (e per inciso) non lo è
Il minimo che dovrebbe fare Barilla è chiedere scusa», «ma per comprare la vostra pasta bisogna essere etero se no la pasta si offende?