ROMA – Per la piccola Gloria, a Gela, è stato proclamato il lutto cittadino. I funerali sono avvenuti stamattina. E intanto 20 medici sono stati interrogati e 7 indagati. La piccola Gloria aveva 2 anni ed è morta in attesa di un trapianto di midollo. Le indagini sono ancora all’inizio ma le complicazioni sembra siano sorte per un catetere sbagliato che avrebbe dovuto veicolare il trapianto di midollo.
Ma il primario dell’ospedale difende la sua equipe «Non è stata abbandonata, nessuno è andato a pranzo e non abbiamo sbagliato catetere. C’è stata una complicanza. Sono padre, soffro anch’io». Dunque nega quanto riportato dal padre della bambina: «Non si può morire per un catetere: è una vergogna – dice il padre Tony -. La mia famiglia è distrutta. Non chiedo vendetta, ma voglio giustizia».
Intanto Carabinieri e magistratura sono già all’opera: hanno sequestrato vari documento e il catetere stesso, proprio a uno di quei centri che è considerato tra i nove migliori per il trapianto del midollo osseo. Tuttavia, i magistrati, sono ancora nel campo delle ipotesi. Il pm, Pantaleo Polifemo, non esclude, oltre al catetere, altre negligenze commesse in sala operatoria. In settimana la convocazione in procura del personale indagato e non si esclude il reato di omicidio colposo per un intervento di routine che sembra sia durato più del previsto.