Dopo 20 mesi di carcere è stato rilasciato dalle autorità saudite Hamza Kashgari, il giornalista-blogger che era stato arrestato per aver pubblicato un tweet ritenuto offensivo ai danni della figura del profeta Maometto.
In base alle leggi dell’Arabia Saudita, il blogger aveva rischiato di essere processato e condannato a morte per apostasia.
«Nel giorno del tuo compleanno, non mi inchinerò davanti a te. Ho amato alcune cose di te, ma ne ho aborrite altre, e non ho capito molti fatti che ti riguardano».
Questo è il tweet incriminato scritto da Kashgari il 4 febbraio 2012 in occasione dell’anniversario della nascita del profeta, esternazione che subito aveva scatenato la reazione indignata da parte degli integralisti islamici.
L’uomo aveva subito cancellato il tweet scusandosi e sostenendo, in un’intervista ai giornali locali, di essere diventato «un capro espiatorio di un conflitto più grande».
Oggetto di minacce di morte, Kashgari nel febbraio dello scorso anno era fuggito dall’Arabia Saudita per rifugiarsi in Malaysia. Arrestato nel paese del sud-est asiatico su richiesta delle autoritò saudite, era stato estradato ed incarcerato nel suo paese.
Oggi finalmente è stato liberato.