L’imprenditore aveva 74 anni e si chiamava Sesto Corvini e alla base dell’omicidio sembra esserci un contenzioso legato ad alcune proprietà acquistate all’asta dallo stesso Corvini, e per le quali aveva richiesto il riscatto. In particolare un contenzioso era stato aperto con il consorzio Casal Palocco per un’area destinata a discarica di potature: il tribunale aveva stabilito che all’interno di quell’area il Conosorzio aveva accumulato sostanze tossiche o nocive e aveva dunque riconosciuto a Corvini un risarcimento per la bonifica per circa 5 milioni di euro: una somma che all’imprenditore è stata corrisposta in quota parte da tutte le famiglie consorziate residente nel quartiere.