ROMA – Coinvolte in un giro di baby prostituzione due ragazzine di 14 e 15 anni, studentesse di un liceo classico della capitale: sono state adescate su Internet, sul sito Bakeca Incontri, da tre uomini che le hanno avviate alla prostituzione in un appartamento dell’esclusivo quartiere Parioli. I carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno arrestato cinque persone; a denunciare è stata stesso la madre di una delle due giovani coinvolte, insospettita dalla sua improvvisa disponibilità economica (che l’aveva portate ad andar via di casa). La quattordicenne è stata definita la tipica “figlia ribelle” della Roma bene, mentre l’altra è figlia di una barista (tra le arrestate poichè era a conoscenza dell’attività e ne riceveva parte dei profitti).
Le baby squillo non sarebbero state costrette a prostituirsi, ma avrebbero deciso spontaneamente di farlo per brama di soldi e droga. Un giro di clienti facoltosi, professionisti e commercianti, offrivano alle ragazzine dai 500 euro a prestazione fino ai 5000 euro per un weekend. Finora sono stati denunciati 5 clienti, colti in fragrante, tra i 30 i 35 anni, i quali hanno dichiarato tutti di non sapere che le baby prostitute fossero minorenni.
Le indagini sono cominciate ad ottobre ma le ragazze venivano fatte prostituire dal maggio scorso, così emerge dalle intercettazioni delle persone coinvolte: le ragazze venivano indirizzate sui costi della prestazione e venivano rimproverate per i ritardi rispetto agli appuntamenti.
