Le tre donne, segregate per anni, hanno età diverse. La più giovane è britannica e ha 30 anni: tutti trascorsi imprigionata tra quattro mura. Con lei una donna malese di 69 anni e una irlandese di 57. Sarebbe stata una distrazione degli aguzzini a sancire la liberazione. I due, infatti, hanno lasciato la televisione accesa proprio mentre andava in onda su Sky un documentario sui matrimoni forzati con una intervista ad Aneeta Prem, fondatrice della Freedom Charity, associazione che soccorre i disagiati. Una delle tre donne ha avuto il coraggio di annotarsi il numero in sovraimpressione, per poi chiamare e chiedere aiuto.
Dopo la liberazione lo scorso 25 ottobre, per gli agenti dell’unità anti-schiavitù ha avuto inizio il lavoro più difficile per non compromettere l’esito delle indagini e giungere all’arresto dei due sospettati.