Justin Sacco l’ha combinata davvero grossa, ma pare che si sia subito pentita a seguito di tutto quello che è scaturito dopo aver postato un tweet ‘razzista’. Era in volo per il Sudafrica. Impiegata presso l’InterActiveCorp (IAC), la donna, una volta atterrata, ha subito scoperto del suo licenziamento in contro, per via del suo short message postato sulla nota piattaforma di microbloggin: “Going to Africa. Hope I don’t get AIDS. Just kidding. I’m white!”, ossia: “Verso l’Africa. Spero di non prendere l’AIDS. Scherzo. Sono bianca!”.
La compagnia che controlla trentasei società in tutto il mondo non ha potuto far finta di nulla e ha licenziato la propria impiegata appena letto il tweet, tanto che la Sacco, una volta arrivata in Africa, è dovuta subito ripartire. Dal suo canto, la donna, ha precisato che non è stata lei a chiudere il suo account, ma che le è stato sospeso e che tuttavia ne ha aperto un altro per chiedere umilmente scusa: “E’ stato stupido postare una cosa del genere, chiedo perdono. Volevo fare una battuta ma mi si è ritorta contro”. Continua in un secondo messaggio: “Ho appena saputo di essere stata licenziata. Me l’aspettavo. Sono davvero dispiaciuta e pentita”.
La Sacco pare però sia un po’ recidiva a messaggi, non razzisti, ma che implicherebbero il suo licenziamento. Prima che le chiudessero l’account il New York Times ha indagato un po’ su di lei scoprendo altri messaggi accompagnate da foto che la ritrae con un boccale di birra fra le mani: “Non posso essere licenziata per cose dette da sbronza, giusto?”. Ma la storia non finisce qui: infatti la bionda Justin ha incominciato a ricevere minacce di morte. Il commento più tagliente però è stato quello di Mandela 1918-Forever : “Cara Justine Sacco, non sei troppo bianca per restare disoccupata. Benvenuta in Africa”.