Napoli ad Andamento Lento

PRIMO PIANONapoli ad Andamento Lento

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Napoli, il grande giorno della presentazione di Benitez

NAPOLI – Grazie all’ennesimo black-out il Napoli si allontana maledettamente dalla zona scudetto, i ragazzi di Benitez andati sul doppio vantaggio si fanno prima rimontare sul 2-2 e poi una volta trovata la rete del nuovo vantaggio si fanno riacciuffare per il definitivo 3-3. Al Napoli non basta un grande Pandev (autore di una doppietta) per ritrovare il sorriso tra le mura amiche, alla spuntata Udinese invece è bastata la complicità della difesa azzurra con un Rafael (all’esordio stagionale) non certo irreprensibile per compiere l’impresa.

E’ TEMPO DI CAMBIARE – Il Napoli continua a lasciare punti per strada e a regalare prestazioni deludenti al proprio pubblico, sicuramente si stanno purtroppo palesando tutti gli errori fatti in sede di mercato da imputare ad una società che come sempre ha mostrato il braccino corto nel momento topico. Ma continuano anche a non convincere alcune scelte di Benitez che avendo sposato in toto il progetto Napoli nella buona e nella cattiva sorte è costretto ora a prendere sulle proprie spalle gran parte di questa croce che incombe sul club partenopeo. Per prima cosa il modulo, quel 4-2-3-1 che ad Agosto sembrava la panacea di ogni male tecnico e tattico che affliggeva da oltre un lustro i giocatori del Napoli schiavi di quel 3-4-3 o 3-5-2 che li aveva tenuti prigionieri sotto l’attenta supervisione di ben tre tecnici da Reja a Mazzarri passando per Donadoni. Purtroppo come era prevedibile la squadra partenopea ha mostrato la sua inadattabilità al modulo (almeno per ora), troppi infatti i buchi da colmare, mancano infatti due terzini di ruolo e almeno un centrocampista bravo con i piedi capace di far girare palla e orchestrare la manovra. Benitez in estate aveva affidato in pompa magna tale ruolo al suo pupillo Inler, inseguito a suo dire anche ai tempi di Liverpool, purtroppo esperimento fallito, il nuovo “Alemao” (scusateci la bestemmia) dopo un inizio da leone contro le medio-piccole squadre affrontate dal Napoli è calato maledettamente diventando un vero pericolo pubblico col pallone tra i piedi. Capitolo giocatori, il tasso tecnico del Napoli è basso e questo lo si sapeva sin dal principio nonostante qualche dichiarazione di facciata, purtroppo però alcuni giocatori hanno avuto un’involuzione spaventosa, Insigne per esempio costretto dallo scandaloso Armero (per onestà di cronaca adattato terzino lui che è un’ala) a fare il fluidificante di sinistra sembra lento e prevedibile oltre che imprigionato dal suo stesso talento. Hamsik  invece, un po’ come Marchisio ai Mondiali 2010 con Lippi si è ritrovato a giocare nel ruolo di trequartista, un ruolo a lui poco adatto, lui che è una mezzala fantastica che ha sempre palesato poca attitudine al ruolo. Certo la condizione atletica dello Slovacco ha contribuito a renderlo inoffensivo. L’unico che sembra davvero giovarsi di questo nuovo schieramento è Pandev che tra le linee in molte gare diventa l’uomo in più di questo Napoli, probabilmente questa è la sua migliore stagione da quando veste la casacca azzurra. Insomma questo Napoli così come è non va più, è tempo di dare una scossa, è tempo di cambiare, purtroppo però Benitez sembra ostinato nel suo integralismo, lui che in estate predicava bel gioco e grandi risultati ha consegnato alla gente una squadra che da due mesi gioca male e perde.

NUMERI PREOCCUPANTI – Il Napoli attualmente ha 32 punti (1 in meno rispetto all’anno passato), ha segnato sino ad ora 31 goal (l’anno scorso erano 33 reti con un Cavani in più) e subito 17  (l’anno scorso ne erano solo 12 con un Albiol in meno). Ha già totalizzato tre sconfitte, troppe per una squadra che punta allo scudetto, inoltre ha sempre o quasi peggiorato il risultato che compariva sul tabellone all’intervallo, segno evidente di una scarsa tenuta atletica e psichica dei giocatori che nei secondi tempi si lasciano andare e prendono quasi sempre goal. Il Napoli ha tirato nello specchio della porta per 86 volte da inizio campionato, trovando come scritto prima in 31 occasioni la via del goal, una buona percentuale per una squadra che ha perso il suo Killer professionista d’area di rigore (Cavani), ma ha trovato a quanto pare dei sicari di ottimo livello (Callejon, Higuain e Pandev su tutti). Inoltre se a parole il buon Benitez sembrava aver trasmesso, finalmente dopo anni di eccessivo provincialismo una mentalità vincente alla squadra, nei fatti ciò non si è verificato. Gli azzurri infatti hanno perso tutti o quasi gli scontri diretti con le big,  il Napoli ha trovato la sconfitta contro Juventus, Roma, Arsenal e Borussia Dortmund giocando quasi sempre in maniera impaurita e ha vinto demeritando contro Milan e Fiorentina. Unica prestazione convincente offerta dai partenopei contro una superpotenza del calcio è stata l’andata contro il Borussia in cui il Napoli ha narcotizzato la squadra di Klopp. Purtroppo questa squadra in attesa del mercato di Gennaio si sta allontanando da tutti gli obiettivi possibili e mi sa che al massimo ci si dovrà accontentare della coppetta Italia che francamente tanto schifo non fa ma viste le premesse estive paventate dagli stessi protagonisti c’è poco da essere allegri con questo andamento lento.

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