Fonti dell’aeroporto di Fiumicino riferiscono che Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Muktar Ablyazov e la figlia Alua di 6 anni, espulse dall’Italia il 31 maggio scorso, sono atterrate poco dopo mezzogiorno all’aeroporto di Fiumicino.
La donna e la figlioletta erano state espulse e rimandate in Kazakistan, creando un caso imbarazzante per il governo italiano, uno spiacevole episodio che è costato il posto a Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto del Viminale, e ad altri dirigenti del Ministero dell’Interno.
La Shalabayeva è tornata a Roma con un volo di linea della Lufthansa proveniente da Francoforte alle 2 e 10, dopo che le autorità del Kazakistan le avevano concesso il visto di uscita.
La donna è sotto inchiesta per falso e ricettazione in relazione alla documentazione contraffatta presentata alla frontiera la scorsa primavera, mentre per sequestro di persona sono indagati l’ambasciatore del Kazakistan in Italia, Andrian Yelemessov, il consigliere per gli affari politici, Nurlan Khassen, e l’addetto agli affari consolari, Yerzhan Yessirkepov.
Alma Shalabayeva resterà in Italia per diversi giorni e quindi la Procura di Roma ha tutto il tempo per poter individuare una data utile per convocarla e interrogarla previa notifica dell’atto al suo difensore.