A Roma si discute in questi giorni di un progetto a firma dell’artista sudafricano William Kentridge che prevederebbe la realizzazione di graffiti raffiguranti la storia della città sugli argini del Tevere.
All’artista è stato affidato il compito di impreziosire, con i suoi disegni, i muraglioni del Tevere per 550 metri, da ponte Sisto fino a ponte Mazzini. Kentridge creerà, nell’opera intitolata ‘Triumphs and laments‘, più di novanta grandi figure, alte fino a nove metri, che rappresenteranno il procedere dei trionfi e delle sconfitte dell’antico popolo romano. La tecnica usata sarà quella della pulitura selettiva della patina di smog e pellicola biologica che si è accumulata sui muraglioni. Getti d’acqua e vapore, dunque, nessuna vernice e nessun colorante, mostreranno le immagini di Kentridge senza arrecare danno alla tutela dei monumenti storici. L’opera, pertanto, sarà destinata lentamente a scomparire a causa dello smog.
Un progetto ambizioso che dovrebbe, secondo l’artista e secondo l’associazione Onlus Tevereterno, ridare colore e significato al centro della Capitale. Prima l’entusiasmo l’aveva fatta da padrone, ma in queste ore sono sorte delle perplessità relativamente alla realizzazione dell’opera, a cui mancano ancora le autorizzazioni del Mibac e della Sovrintendenza capitolina.