COSTA CONCORDIA – Un’altra la vittima provocata dalla Costa Concordia. Non si tratta di un disperso, ma di un sub intento a collaborare nei lavori di rimozione della nave. Si tratta di un sommozzatore di 40 anni, Israel Franco Moreno, morto ieri pomeriggio. Ora il numero delle vittime sale a 33. L’uomo è rimasto incastrato tra le lamiere mentre era impegnato in un’immersione dedicata a operazioni preliminari preliminari all’installazione dei cassoni sul lato di dritta della nave che dovranno riportare la Concordia in galleggiamento.
Il personale medico è intervenuto in maniera repentina ma la situazione è apparsa grave dal primo istante. Così, un elicottero del 118 ha recuperato la salma, poi trasferita in un ospedale. La nave affondata il 13 gennaio 2012 miete ancora altre vittime e secondo varie testate il sommozzatore si è tagliato probabilmente ad una gamba, rimasta incastrata in una lamiera e poi morto dissanguato, provocando di conseguenza uno scompenso cardiaco.
Altri incidente sono stati registrati per la rimozione della Costa Concordia, ma questo è il primo mortale. Singolare è il caso del sub di 54 anni, filippino, morto dopo 36 ore dall’immersione. Trovato esanime nella doccia. Tuttavia il tempo trascorso dall’ultima attività subacquea non è stata collegato alla sua morte che è stata archiviata come morte naturale.
Il sindaco dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli: “Siamo estremamente dispiaciuti e addolorati nell’aver appreso questa notizia che rende ancora più dolorosa una vicenda in cui tutti siamo impegnati, per le nostre rispettive competenze, a vedere risolta quanto prima. Questa tragedia ha strappato ancora una volta una vita umana. Alla famiglia della povera vittima il cordoglio di tutta la comunità gigliese”.