“L’oro di Scampia” con Beppe Fiorello: una speranza per risalire la china

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l-oro-di-scampia-beppe-fiorelloL’ORO DI SCAMPIA – Stasera su Rai 1, alle ore 21:10, andrà in onda in film con Beppe FiorelloL’oro di Scampia“, il quale ammette: “Per diventare un campione di judo mi sono allenato per cinque mesi e sono ingrassato otto chili”. L’attore di 44 anni interpreta il ruolo di un maestro di judo, Giovanni Maddaloni, ispirato a una storia vera, e anche se gli autori hanno preferito utilizzare nomi di fantasia il suo personaggio è realmente esistito e nella fiction si chiama Enzo Capuano. Beppe Fiorello ha scritto lui stesso parte della sceneggiatura del film. Racconta di aver letto un libro autobiografico “La mia vita sportiva”, Se n’è innamorato e così ha proposto alla Rai di farci un film che ha gradito l’idea.

LA TRAMA – Enzo Capuano (Beppe Fiorello), che nella vita reale è Giovanni Maddaloni, è un infermiere sposato con Teresa (Anna Foglietta) che ha da sempre una grande passione: il judo. Ha perciò deciso di aprire con il suo maestro, Lupo (Nello Mascia), una palestra per insegnare questo sport nel suo quartiere, Scampia, uno dei più malfamati della città. Il suo obiettivo è quello di “salvare”, attraverso l’attività sportiva, il maggior numero possibile di ragazzi, togliendoli dalla strada e dalle grinfie della criminalità organizzata, che a Scampia regna sovrana. L’attività di Capuano, però, gli procura le ire di un boss della camorra, Vito (Salvatore Striano), che riempie di minacce e soprusi sia Enzo sia i suoi allievi. Tra questi ultimi ci sono Sasà (Ciro Petrone), un ex delinquente, Felice (Domenico Pinelli), un ragazzo con problemi alla vista, e suo figlio, Toni (Gianluca Di Gennaro), che ha un grande talento nel judo, tanto che arriva a vincere il Campionato italiano. Quando però il suo amico Sasà viene ucciso dalla camorra, che vuole punirlo per aver abbandonato la malavita per il judo, Toni accusa Enzo di essere responsabile di quella morte e tra padre e figlio scoppia la lite. Da qui la decisione di Toni di cambiare palestra e allenatore e riesce a vincere anche i Campionati europei. Però la Camorre, come nota, non si ferma nella sua vendetta e incendia la palestra di Enzo, dove Lupo muore tra le fiamme. Toni, così, capisce che deve stare vicino al padre e combattere con lui la sua battaglia: torna da Enzo e gli chiede di allenarlo in vista delle Olimpiadi.

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