A chiarire meglio la questione è la sorella Lavinia: “Sono diventata il suo ‘amministratore di sostegno‘ e, come prevede la legge, mi dovrei occupare di tutto quello che riguarda mio fratello, facendo come se fossi lui. Invece m’imbatto in situazioni sconcertanti e vedo come il potere di noi cittadini sia compresso di continuo da poteri più forti. Non le dico con le varie società dei telefoni, con le bollette eccetera, ma adesso siamo all’assurdo. All’Unicredit di piazza Cordusio minacciano di chiudere il conto perché la posizione di Danilo non è in regola con le norme anti-riciclaggio”.