Vladimir Luxuria in arresto a Sochi. Ha esposto un cartello “Gay è ok”

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Italian Deputy Vladimiro Guadagno, aka V

VLADIMIR LUXURIA, ARRESTO SOCHI 2014 – Tra tutti coloro che hanno sfidato Putin a Sochi con cartelli, balli e provocazione gay a venire arrestato è stata proprio un nostro connazionale. Si tratta di Vladimir Luxuria. Era a Sochi durante le Olimpiadi per girare un servizio delle Iene. A rendere noto il fermo di Luxuria è Imma Battaglia, presidente onorario di Gay Project: “L’atteggiamento degli agenti – riferisce Battaglia – è stato brutale e aggressivo. Nessuno parla inglese. Ora si trova da sola in una stanza con luci al neon sulla faccia, presumibilmente in stato di fermo. Chiediamo un intervento immediato del ministro Bonino”.

Le Iene spiegano che domani aveva in programma di andare a vedere una partita di hockey esponendo la bandiera rainbow. Invece, l’ex deputato, nella giornata di oggi ha esposta una bandiera con la scritta in russo “Gay è ok”. La reazione del governo russo non è tardata ad arrivare; prima o poi tutti ci saremo aspettati una vicenda del genere proprio durante i giochi olimpici. Tuttavia secondo le autorità diplomatiche italiane dispiegate a Sochi, le autorità russe, in base alla convenzione di Vienna, hanno 24 ore di tempo per comunicare un eventuale fermo di un cittadino straniero, ma al momento non hanno alcun riscontro di un provvedimento del genere. La Farnesina pare sia già a lavoro e lo staff del ministro degli esteri, Emma Bonino, dopo aver appreso dall’Arcigay il fermo del transgender a Sochi ha dichiarato tramite un tweet: “L’Unità di crisi è già attiva per il fermo di Vladimir Luxuria”.

Questo è l’ultimo tweet di Luxuria.

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