Non bastava l’arsenico ora sono state trovate anche tracce di amianto nell’acqua della zona nord di Roma. L’acquedotto Camuccini di proprietà dell’Arsial, l’Agenzia della Regione Lazio finita da ieri sotto inchiesta della Procura di Roma per aver distribuito per anni acqua altamente tossica, secondo alcuni tecnici della Regione è costituito da una rete idrica fatta da tubi in amianto e da pozzi di captazione in evidente pessimo stato manutentivo.
A lanciare il primo allarme sulla tossicità dell’acqua di Roma Nord, sono stati alcuni agricoltori della zona di Malborghetto, problema che però è stato praticamente reso noto con troppo ritardo rispetto alla data dell’ispezione effettuata dalla Asl locale.
Della salubrità della rete idrica di quella zona si occuperà adesso anche l’Osservatorio Nazionale Amianto, coinvolto in questa vicenda dal consigliere regionale Fabrizio Santori, componente della commissione Ambiente, e da Riccardo Corsetto del comitato DifendiAmo Roma, che anche su questa vicenda hanno depositato esposti in Procura.
L’arsenico ora sembra diventare un problema minimo.