Il giovane tifoso partenopeo non ce l’ha fatta. Ciro Esposito è morto, come riporta La Repubblica. A confermare la notizia è l’agenzia di stampa LaPresse. Rimasto ferito da colpi di arma da fuoco, durante la finale di Coppa Italia disputata allo stadio Olimpico di Roma tra Napoli e Fiorentina, il 3 maggio scorso, le sue condizioni di salute non sono mai migliorate, tanto che dalla Questura davano Ciro Esposito come “clinicamente morto” già da un paio di giorni. La situazione è precipitata stamani: e pare che le criticità derivassero dall’infezione a un polmone e da un problema all’intestino.
Erano le 13:30 quando il cappellano del Cristo Re, Padre Mariano, gli ha dato l’estrema unzione. Al Policlinico Gemelli di Roma, tra le lacrime la mamma, Alessandra Leardi e il fratello Michele, insieme al padre e alla fidanzata. Commosso anche il proprietario dell’albergo in cui alloggiavano i genitori della vittima per stare al fianco del figlio, lo stesso che si è lasciato andare uno sfogo: “Ci sono centomila persone pronte a firmare per le dimissioni del Questore di Roma”. Un’altra critica proviene da Gino Di Resta, presidente del Napoli Club di Roma, accorso al Gemelli: “Questa sera se l’Italia vince dedicheranno il trionfo a Ciro e sarà l’ennesima ipocrisia“
Purtroppo Ciro non ce l’ha fatta e Napoli è in lutto. Non si terrà questa sera nella villa comunale a Scampia l’evento organizzato dalla VIII Municipalità partenopea che prevedeva una manifestazione sportiva e l’installazione di un maxi schermo per assistere alla partita della nazionale contro l’Uruguay.