Finisce in manette l’ex nunzio apostolico Jozef Wesolowki. Dopo la riduzione allo stato laicale e accusato di pedofilia è stato arrestato in vaticano per “gravi fatti di abuso a danni di minori” che risalgono a quando si trovava nella Repubblica Dominicana. Il provvedimento è stato voluto da Papa Francesco, almeno è quanto riporta una nota del portavoce vaticano. “L’iniziativa assunta dagli organi giudiziari dello Stato è conseguente alla volontà espressa del Papa, affinché un caso così grave e delicato venga affrontato senza ritardi, con il giusto e necessario rigore, con assunzione piena di responsabilità da parte delle istituzioni che fanno capo alla Santa Sede” scrive padre Federico Lombardi.
A Wesolowki sono stati concessi gli arresti domiciliari, da scontare dentro lo Stato Vaticano, per motivi di salute. Di origine polacca, 66 anni, è stato ordinato sacerdote a Cracovia nel 1972 dall’allora cardinale e connazionale Karol Wojtyla. È stato nunzio in Repubblica Dominicana dal 2008 al 2013, quando fu richiamato a Roma da Papa Francesco. Nell’estate 2013 era stato protagonista di un servizio televisivo che raccontava come fosse un frequentatore abituale di una spiaggia dove offriva denaro a ragazzi in cambio di prestazioni sessuali.