MALTEMPO – La questione maltempo diventa sempre più preoccupante al nord. Ecco cosa scrive Matteo Renzi su quanto sta accadendo:”Non è normale che solo in Italia troppe opere pubbliche siano bloccate dalla burocrazia, dai ritardi, dalla cattiva politica” e poi “esiste una evidente responsabilità di anni di cattiva urbanistica. Ma adesso non è il momento delle polemiche. Si scavi il fango dalle città, si tiri via la melma delle pratiche burocratiche, si realizzino le opere da fare”.
Anche il Po preoccupa. A rendere nota la situazione è il dipartimento della Protezione Civile: “In considerazione della piena prevista sull’asta del bacino del Po, è stata valutata per la giornata di domani criticità rossa per rischio idraulico sulla pianura lombarda orientale e su buona parte delle pianure emiliane, nonché sul Polesine, in Veneto”.
LIGURIA – A mezzanotte è cessato lo state di allarme in Liguria. Ora è tempo di contare i danni: 300 strade interrotte, frazioni dell’entroterra isolate, famiglie evacuate, fasce perfettamente coltivate e terreni abbandonati, franati. Ieri sera ha piovuto debolmente nell’entroterra di Genova, nel Levante genovese tra Portofino e Sestri e nello spezzino, compreso l’alto Magra. Resta però il pericolo delle frane, in un terreno imbevuto d’acqua. Fra le ultime della giornata di ieri, quella di via Riboli ad Albaro, dove sono crollati due muraglioni che sostenevano un terreno privato, senza provocare danni a persone.
LOMBARDIA – In Lombardia, per colpa del maltempo, ci sono stati 4 morti e 650 evacuati. I dati sono stati divulgati da SImona Bordonali, assessore alla Sicurezza, protezione civile e immigrazione, ha fornito i dati su quella che è stata l’emergenza maltempo in tutta la regione. “Quattro sono purtroppo le vittime del maltempo -ha spiegato l’assessore- una a Ispra a causa di un annegamento nel lago Maggiore, una a Crema a causa di un altro annegamento in una roggia e due a Laveno Mombello a causa di una frana su una abitazione. – Continua – Le persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni al 16 novembre sono circa 650, alcune delle quali -ha aggiunto l’assesore- in fase di rientro. Le situazioni più critiche sono state registrate nelle provincie di Cremona: ci sono 200 evacuati nel comune di San Daniele Po, area golenale del fiume Po,100 evacuati in provincia di Milano in gran parte delle comunità di Parco Lambro e 100 in provincia di Mantova abitanti nelle aree golenali”.
Come riporta l’AdnKronos, lacqua alta sopra le previsioni ieri sera a Venezia e tanti disagi per i veneziani. L’Istituzione Centro Previsioni Maree ha registrato ieri, alle 23.05, al mareografo di Punta della Salute, una punta massima di marea di 115 cm sullo zero mareografico, (a Lido diga Sud è stata registrata una punta massima di 121 cm); oggi, alle 7.30, ha registrato una punta massima di 105 cm, a Burano ha raggiunto i 109 cm.
Galletti: “Serve patto tra Stato, regioni e cittadini per rispetto territorio” – “Un patto tra Stato centrale, regioni, comuni e cittadini perché si aumenti il valore culturale del rispetto del territori”. Lo propone il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti che sottolinea: “Non accuso nessuno, dico che c’è stato in generale, negli ultimi anni, e i dati e le cifre lo dimostrano, da parte dello Stato centrale, da parte delle regioni, dei comuni scarsa attenzione alla tutela del territorio, è un dato innegabile”.