SCIOPERO NAZIONALE, PADOVA – Annunciato da un mese lo sciopero nazionale di oggi 14 novembre, ha provocato non pochi disagi e tensioni. La protesta contro la riforma del lavoro (Job Acts), indetto dai sindacati, ha raccolto 500 manifestanti a Padova, hanno coinvolto attivisti dei centri sociali che hanno sfilato per le vie del centro cittadino. Lo scontro si è verificato nei pressi di piazza Mazzini quando alcuni manifestanti hanno deviato dal percorso previsto tentando di sfondare un blocco delle forze dell’ordine per arrivare davanti alla sede del Partito Democratico in via Beato Pellegrino.
Marco Calì, vicequestore e capo della squadra mobile di Padova, è stato ferito con un calcio al viso da alcuni attivisti mentre, nel corso degli scontri, era caduto a terra. Il corteo si è sciolto intorno alle 12.30 dopo essere ritornato di fronte alla Prefettura. Ma la tensione potrebbe riprendere questa sera quando per le 19 i manifestanti torneranno in piazza per protestare contro le ordinanze sull’ordine pubblico decise dal sindaco Massimo Bitonci.
Susanna Camusso, leader della Cgil, alla testa del corteo milanese, stamani ha dichiarato: “La partita sul Jobs Act non è assolutamente chiusa. L’abbiamo già detto e lo ripetiamo: non è un voto di fiducia che cambierà il nostro orientamento e le nostre iniziative”.
L’allerta per questo sciopero rimane tuttavia alta, poiché alle 19.00 di stasera i manifestanti si riuniranno di nuovo in piazza, stavolta per protestare contro il sindaco Massimo Bitonci. Il primo cittadino ha commentato così queste prime ore di scioperi e rimostranze: “Bisognerà rivedere la possibilità di dare l’autorizzazioni per certe manifestazioni. Che si arrivi sempre a scontri o al lancio di oggetti è assurdo. La risposta dev’essere secca e durae spero che a breve si arrivi all’identificazione dei responsabili”.