Tuttavia, il ministro, assicura che “non si tratta di rottura delle relazione diplomatiche“, ma che l’Italia “si riserva tutti i Passi necessari“, nei confronti delle autorità indiane ha spiegato il capo della Farnesina. E lo “dobbiamo fare“, ha aggiunto “senza improvvisazioni” e “con il necessario equilibrio“.
Sarebbe lesiva, dunque, la decisione della Suprema Corte indiana di negare a Salvatore Girone il permesso di rientrare in Italia per le festività natalizie. Intanto Massimiliano Latorre è già nel nostro Paese, sottoposto attualmente a cure, e “ci resterà” sottolinea il ministro della Difesa Roberta Pinotti “proprio per continuare il suo programma di cure“. Aggiunge il ministro Pinotti che quello del governo è “un impegno fermo” visto che si stanno considerando diverse opzioni a disposizione. Ma ormai l’Italia non ha altre alternative visto che mai è stata attivata la procedura dell’arbitrato internazionale, l’unica strada resta quella politica e diplomatica che per ora non ha dato risultati.
I due fucilieri italiani, Massimo Latorre e Salvatore Girone, sono accusati di aver ucciso due pescatori imbarcati su un peschereccio indiano scambiato per un battello dedito alla pirateria il 15 febbraio 2012 al largo della costa del Kerale, India occidentale.