E’ diventato un caso Nazionale la battuta che Alessandro Siani, ieri sera al Festival di Sanremo, ha rivolto ad un bambino sovrappeso presente in platea. L’attore e regista partenopeo era uno degli ospiti più attesi di questa kermesse canora, ma la sua presenza, o meglio, la sua esibizione probabilmente gli costerà tanto. Il suo modo di fare poco elegante nei confronti del ragazzino con l’espressione: “Ce la fai a entrare nella poltrona? Da lontano pensavo fosse una comitiva, invece era uno solo” ha scomodato addirittura il Codacons, anche per via della forte eco su internet attraverso social network quali Facebook e Twitter.
Le scuse di Siani, che dopo ha scattato una foto in camerino insieme al ragazzino, non gli sono valse il “perdono” e ora il Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha chiesto alla Rai di multare Alessandro Siani per la battuta “infelice”.
Ecco il comunicato ufficiale divulgato dal Presidente Carlo Rienzi:
Chiediamo alla Rai di elevare una sanzione nei confronti del comico per l’evitabile battuta a danno del bambino in sovrappeso. La vicenda, infatti, assume un valore non indifferente se si considera l’enorme platea televisiva che ha assistito alla scena, costituita anche da giovani e giovanissimi che potrebbero essere portati ad emulare simili prese in giro. Il problema del bullismo nelle scuole a danno di bambini e minori con difetti fisici è un argomento molto serio che andrebbe affrontato partendo proprio dalla tv, che dovrebbe dare per prima il buon esempio, cosa che ieri non è certo avvenuta.
Intanto i microfoni di Radio 105 hanno accolto la giustificazioni di Alessandro Siani:
Ho visto un bambino che teneva lo stesso volto simpatico del bambino protagonista del mio ultimo film e con lui mi è venuto di scherzare, con quello stesso sentimento goliardico che c’era nel mio film. Un grande diceva: “A Sanremo anche un colpo di tosse poi diventa broncopolmonite”. Grande rispetto per il bambino che è un bambino intelligente, abbiamo poi fatto una foto insieme.