Brindisi – Crollato il tetto della scuola “Pessina” ad Ostuni, ferendo due bambini di sette anni e un’insegnante. Le prime notizie riportano come serie le condizioni dei due bambini, per fortuna non gravi. L’insegnante, invece, pare abbia scivolato mentre cercava di portare soccorso agli altri alunni. Il sindaco di Ostuni ricorda che la scuola era stata chiusa per svariati anni per interventi di ristrutturazione.
Intanto i genitori dei bambini sono furibondi, e il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, dichiara: “i responsabili di quello che appare come un crimine nei confronti dei bambini siano assicurati alla giustizia”. Un bambino di 8 anni ha raccontato di stare “incollando delle schede di matematica. Poi è venuto tutto giù il soffitto”, e ha riportato così una ferita alla testa che è stata suturata con punti e la frattura del setto nasale. Intanto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha dichiarato: “Stiamo cercando di capire cosa è successo, perché e se ci sono responsabilità”.
IL CODACONS – “Ancora un caso di soffitto che crolla in una scuola italiana, a dimostrazione dello stato di fatiscenza in cui versano gli istituti scolastici nel nostro Paese”. “Sono anni – si legge nella nota – che denunciamo il degrado delle scuole italiane, che come dimostrano i frequenti crolli di soffitti e intonaci, cadono letteralmente ‘a pezzi’, ma nessuno interviene – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi -. Una situazione che rappresenta un potenziale pericolo per studenti, insegnanti e personale scolastico. Ci chiediamo che fine abbiano fatto il Piano generale di edilizia scolastica che obbligava il ministero dell’Istruzione ad adottare precisi provvedimenti in materia, e il famoso piano sulle “scuole sicure” annunciato dal premier Renzi che prevedeva 400 milioni di euro per 2.400 interventi a partire dal 2015″.