Una volta acciuffato i finanzieri hanno perquisito la casa dello spacciatore e dietro una finta pareti sono stati trovati due etti di cocaina e 40mila euro tra assegni e contanti e in più tutto il kit per il taglio della cocaina in modo da poterla spacciare. Ora l’uomo è stato arrestato e denunciato per ricettazione del dipinto. La sua intenzione, probabilmente, era quella di venderlo, anche se pare che abbia cercato di venderlo nel 2013 ma senza riuscirci. Dopo il furto l’opera è stat inserita nel database dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico. Intanto, Giovanna Grumo, storica dell’arte del ministero per i Beni Culturali, ha confermato l’originalità del dipinto rilevando pregio artistico e storico e ovviamente è stata consegnata al legittimo proprietario.
Il quadro è olio su tela intitolato “Dalila e Sansone” pittore del 1600 “influenzato dalla scuola veneta e dal Tintoretto ma anche dal Caravaggio, suo contemporaneo”, spiega Grumo.