Home Cronaca Blitz antiterrorismo Milano: spicca il nome di Maria Giulia Sergio

Blitz antiterrorismo Milano: spicca il nome di Maria Giulia Sergio

Antiterrorismo Milano: al centro Maria Giulia Sergio

TERRORISMO – E’ partita all’alba l’operazione “Martese” per bloccare il viaggio di due famiglie, di cui una italiana, equipaggiate per andare in Siria e unirsi alla guerra dei jihadisti. Il blitz a Milano ha portato a 10 arresti e tutto ruota attorno ad un nome: “Maria Giulia Sergio“, una ragazza italiana il quale nome attuale è “Fatima”, visto la sua conversione all’Islam nel 2014 per unirsi poi definitivamente al Califfato. La ragazza ha 28 anni, origianria di Torre del Greco, unitasi in matrimonio con un giovane marocchino, ed entrambi insieme ad altre 8 persone sono accusate a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo e di organizzazione del viaggio per finalità di terrorismo.

Poi trasferitasi a Milano con la famiglia nel 2012, ha contratto un secondo matrimonio con un cittadino albanese avvicinandosi così ad ambienti radicali, soprattutto dopo l’ennesimo trasferimento, stavolta a Grosseto, dove avrebbe vissuto con la famiglia del secondo marito. Come riporta il Corriere.it tra 2012 e 2013 i gruppi radicali albanesi in Toscana hanno ospitato due grossi personaggi Imam-reclutatori, tra i quali Bilal Bosnic, albanese, già ritenuto ispiratore e facilitatore del viaggio di Ismar Mesimovic, l’imbianchino di Longarone morto combattendo in Siria per l’Isis.

La nuova operazione della polizia milanese riguarda le famiglie di Maria Giulia e del marito: “Le indagini condotte dalla Sezione Antiterrorismo della Digos di Milano hanno permesso di accertare che gli indagati fanno parte di due nuclei familiari, di cui uno formato da cittadini italiani convertiti da qualche anno all’Islam e determinati a partire per la Siria, l’altro composto da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana. Il collante tra le due famiglie è rappresentato da una giovane coppia che si unisce in matrimonio nel mese di settembre scorso, per poi partire alla volta della Siria”.