Sergio Sollima è morto. Il padre di “Sandokan” e di molti altri. La sua morte è stata comunicata oggi, la camera ardente si terrà venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 presso la Casa del Cinema di Roma, in largo Marcello Mastroianni.
Il regista aveva 94 anni, padre di Stefano Sollima (A.C.A.B., Gomorra – La serie, Romanzo criminale – La serie), negli anni Sessanta è stato uno degli autori più prolifici nel genere degli spaghetti western anche se verrà ricordato per una grande serie tv, lo sceneggiato del 1976 “Sandokan”, ispirato ai romanzi di Emilio Salgari. Il protagonista fu l’intramontabile Kabir Bedi.
Diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia, Sergio Sollima iniziò a lavorare come autore teatrale poi approdò agli spaghetti wester, i suoi in particolare erano considerati “politici”, visto i riferimenti espliciti alle alle lotte terzomondiste e a Che Guevara, a cui è ispirato il personaggio di Cuchillo, interpretato da Tomás Milián e che divenne un simbolo per Lotta Continua. Tra gli altri film di successo ricordiamo “Città violenta”, “Il diavolo nel cervello”, “Il corsaro nero”. Produrrà anche “Il figlio di Sandokan” ma con scarso successo e ritroverà il successo televisivo nel 980 con “I ragazzi di celluloide”, con un eccellente Massimo Ranieri.