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Afghanistan, raid Nato colpisce un ospedale: morti 3 sanitari di Medici senza Fronteire

Afghanistan, raid nato colpisce ospedale e muoiono tre sanitari dei medici senza frontiereKuduz, la città afghana sotto il controllo dei talebani è stata bombardata. Colpito anche l’ospedale: morti tre sanitari di Medici senza Frontiere e altre persone risultano disperse.

“Alle 2,10 locali – riferisce Medici senza Frontiere (MSF) in un comunicato – il Centro traumi di Kunduz è stato ripetutamente colpito durante un intenso bombardamento ed è rimasto gravemente danneggiato”. “Tre membri dello staff sono morti – si dice ancora – e di altri 30 non si hanno notizie. Il personale presente sta lavorando senza tregua per fare tutto il possibile per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale dell’ospedale”. “Siamo profondamente scioccati – prosegue il comunicato firmato dal direttore delle operazioni di MSF Bart Janssens – da questo attacco, dall’uccisione di membri del nostro staff e di pazienti e dai gravi danni inflitti alla sanità di Kunduz”.

Non sappiamo ancora quale sia il bilancio delle vittime – si dice infine – ma la nostra squadra medica sta fornendo l’aiuto di emergenza, curando i pazienti e il personale di MSF feriti e cercando di contare le persone decedute. Rivolgiamo un appello a tutte le parti a proteggere la sicurezza delle strutture mediche e del personale che vi lavora”.

L’ATTACCO – Da quanto si apprende da alcune testate on line, pare che le forze militari americane confermino di aver realizzato un raid aereo che “potrebbe avere causato danni collaterali a una struttura medica della città dell’Afghanistan”. Chiamarli danni collaterali è troppo poco! Durante il bombardamento, all’interno dell’ospedale, vi erano 105 pazienti con i loro famigliari e 80 membri dello staff nazionale e internazionale di Msf (Medici senza Frontiere).