Dopo gli attentati avvenuti a Parigi lo scorso venerdì le città a rischio attentati potrebbero essere anche italiane, soprattutto dopo le minacce avanzati dall’Isis nei confronti non solo di Londra e Washington, ma anche di Roma. Ormai anche le città del nostro Paese sono in allerta e ogni minimo sospetto diventa un falso allarme. Tuttavia le forze dell’ordine stanno lavorando intensamente per identificare i cinque nominativi di terroristi segnalati dall’Fbi.
Tuttavia misure di sicurezza sono state rafforzate non solo a Milano e a Roma in vista del giubileo, ma anche a Napoli, dopo che una telefonata anonima ha avvertito che all’interno dell’ufficio del Gip, del Tribunale di Napoli, c’era una bomba. In stato di allerta l’edificio è stato fatto evacuare e gli artificieri sono intervenuti sul luogo per identificare l’ordigno, soprattutto in vista dell’arrivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’inaugurazione dell’anno accademico all’istituto Suor’Orsola Benincasa.
Ad ogni modo, In Italia, l’allerta attentato rimane di livello 2 anche se l’allarme proveniente dagli Stati Uniti è quello di aumentare ulteriormente le misure di sicurezza nelle città a rischio attentati , vale a dire l’ultimo livello prima di quello che scatterebbe in caso di attacco terroristico. Pare dunque che gli Stati Uniti d’America abbiano già decretato che presto o tardi l’Italia verrà attaccata dall’Isis.