Home Cronaca Camorra, confische al clan dei Casalesi, fazione Bidognetti

Camorra, confische al clan dei Casalesi, fazione Bidognetti

Questa mattina il Centro Operativo D.I.A. di Napoli ha messo a segno un duro colpo per il clan dei Casalesi. Infatti sono stati eseguiti tre distinti provvedimenti di confisca di beni, due dei quali definitivi, emessi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) – Sezioni Penale e Misure di Prevenzione nei confronti della fazione fedele a Francesco Bidognetti.

Il primo provvedimento riguarda la confisca di beni che erano già stati sequestrati nel giugno del 2009 nell’ambito delle indagini su Francesco Bidognetti, detto ‘Cicciotto e mezzanotte’. I beni sono composti da 3 immobili, 2 masserie e 13 terreni in provincia di Caserta per un valore di oltre 3 milioni, intestati a terzi ma riconducibili, secondo gli investigatori, a soggetti al vertice della fazione dei Bidognetti. Tra i beni anche l’azienda di Cancello Arnone dove nel 2008 venne ucciso Umberto Bidognetti, padre del collaboratore di giustizia Domenico.
Il secondo provvedimento riguarda la confisca definitiva di prevenzione verso alcuni beni nella disponibilità di Rocco Veneziano detto Romolo, geometra e imprenditore edile sessantaduenne di Casal di Principe, considerato punto di riferimento per la gestione degli interessi economici del clan dei Casalesi, fazione Bidognetti. I beni, per un valore di un milione di euro, contano la quota dell’azienda “Immobiliare Colle Verte s.r.l.”con sede a Terni, un terreno e un fabbricato a Casal di Principe.

L’ultimo provvedimento, infine, riguarda la confisca nei confronti di Francesco Lampo, imprenditore 52enne di Trentola Ducenta ritenuto, almeno fino agli inizi del 2000, organico al clan dei Casalesi, nella fazione che faceva riferimento a Zagaria. I beni confiscati, per 2 milioni, sono un fabbricato e sette appartamenti a Trentola Ducenta. Nello specifico individuati in un terreno, in un fabbricato e in 7 appartamenti in Trentola Ducenta, erano già stati sottoposti a sequestro nel dicembre 2013 dal Tribunale di Santa Maria C. V., in accoglimento della proposta di applicazione di misura di prevenzione formulata dal Direttore della D.I.A.