Home Cronaca Caso Marò, Renzi contatta Obama per pressioni sull’India

Caso Marò, Renzi contatta Obama per pressioni sull’India

Caso Marò: ambienti politici romani indicano che il premier Matteo Renzi avrebbe preso un’iniziativa per cercare di dare una svolta alla vicenda dei marò, se non definitiva almeno parziale in attesa del giudizio del collegio arbitrale da poco costituito che dovrà stabilire dove tenere il processo a Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.
Secondo le fonti Renzi avrebbe contattato il presidente U.S.A. Barack Obama e avrebbe chiesto alla Casa Bianca di premere sul governo indiano. Girone, ancora in India, e Latorre, in convalescenza in Italia, potrebbero essere liberati e New Delhi potrebbe congelare il caso marò fino alla fine dell’arbitrato internazionale.

Barack Obama si dice preoccupato “di come il caso stia avendo riflessi negativi sull’ingresso a pieno titolo dell’India nel novero delle potenze mondiali affidabili”.
Infatti il presidente e l’Amministrazione americana sarebbero stati presi di sorpresa dalla decisione italiana di quest’autunno di bloccare l’ingresso dell’India nell’Mtcr, il gruppo tecnologico che si occupa di missili, del quale fanno parte 43 Paesi e che è considerato un club rilevante tra i Paesi che lavorano per rafforzare la non proliferazione di armi potenzialmente nucleari e svolgono controlli all’esportazione di sistemi missilistici.

Nella sua azione diplomatica tesa a rafforzare i rapporti strategici con Delhi, Washington aveva promesso a Narendra Modi, lo scorso 25 gennaio, che gli Stati Uniti avrebbero favorito l’ingresso dell’India nell’Mtcr e in altri tre organismi simili che si occupano di forniture nucleari (Nsg) e di armi di distruzione di massa (Wassenaar Arrangement e Australia Group). Dal momento che per entrare nell’Mtcr serve l’unanimità dei membri, l’opposizione italiana ha però bloccato l’ammissione dell’India. Ciò avrebbe preoccupato la Casa Bianca
La prossima riunione nella quale l’ingresso di Delhi sarà di nuovo discusso si terrà in primavera. Da qui, la finestra di opportunità per coinvolgere Washington e tentare un passo ulteriore nella lunghissima vicenda dei marò.