Mark Oberholtzer è un idraulico texano la cui vita è cambiata, in negativo, dopo aver permutato il suo vecchio pick up nel 2013 in cambio di uno nuovo presso una concessionaria di Houston. Circa un anno fa, il suo vecchio veicolo di lavoro, con tanto di logo della società e numero di telefono stampati sullo sportello, era comparso in una foto dell’Isis in Siria che era stata diffusa via Twitter da un gruppo jihadista operante vicino ad Aleppo. Il suo pick up è diventato un’auto lancia missili.
Nell’immagine si vede il suo pick up, un Ford F250 nero del 2005, con a bordo estremisti che sparano dal retro del veicolo. Il problema è che il mezzo ha ancora sulle fiancate la decalcomania della ditta del signor Oberholtzer, la “Mark-1 Plumbing”, con tanto di numero del suo cellulare, che dalla prima apparizione sul web della sua ex vettura non ha fatto altro che squillare. Dall’altro capo del telefono, una miriade di gente che voleva sapere se per caso fosse un collaboratore dei terroristi, giornalisti a caccia di interviste e anche gli uomini dell’FBI che si sono interessati al caso. Da allora, la vita di Mark non è stata più la stessa: ha ricevuto minaccie di morte per sé, i suoi familiari e i suoi dipendenti.
La scorsa settimana, secondo quanto riporta lo Houston Chronicle, l’idraulico di Texas City ha fatto causa alla società Autonation Ford Gulf Freeway di Houston alla quale aveva venduto il suo pick up, chiedendo un milione di dollari di danni. A suo dire, i dipendenti della concessionaria gli avevano impedito di eliminare le scritte “per non rovinare la vernice, perché ci avrebbero pensato loro“, ha raccontato.
Dal procedimento è stato ricostruito lo strano percorso del pick up: è stato venduto all’asta in Texas nel novembre 2013, poi spedito il mese successivo da Houston in Turchia e da qui è finito tra i mezzi usati dagli uomini del Califfato.
La prossima udienza tra l’idraulico e il concessionario negligente è prevista per il 18 dicembre.