Delitto Garlasco. Oggi davanti ai giudici della quinta sezione della Cassazione si discuterà la sentenza emessa dai giudici di Milano lo scorso 17 dicembre con cui hanno condannato Alberto Stasi a 16 anni di carcere. L’attesa, lunga otto anni, sta per finire. Per il 31enne commercialista, accusato dell’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, potrebbe arrivare il verdetto definitivo.
La Procura generale della Cassazione chiede di annullare la sentenza di condanna a 16 anni di reclusione nei confronti di Alberto Stasi, accusato dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto del 2007. Il procuratore generale Oscar Cedrangolo ha chiesto l’annullamento con rinvio del ricorso dell’imputato Alberto Stasi (che chiedeva l’assoluzione), e del ricorso del pg di Milano, che chiedeva al contrario il riconoscimento dell’aggravante di crudeltà e la condanna a trent’anni di carcere.
«In questa sede non si giudicano gli imputati ma le sentenze. Io non sono in grado di stabilire se Alberto Stasi è colpevole o innocente. E nemmeno voi», ha detto il pg rivolgendosi al collegio, «ma insieme possiamo stabilire se la sentenza è fatta bene o fatta male. A me pare che la sentenza sia da annullare». Il pg ha quindi sottolineato che a suo avviso «potrebbero esserci i presupposti di un annullamento senza rinvio, che faccia rivivere la sentenza di primo grado» e quindi l’assoluzione di Stasi. Ma ha poi ricordato che la prima sentenza della Cassazione dell’aprile 2013 ha voluto «ascoltare il grido di dolore» dei genitori della vittima nel chiedere di trovare l’assassino della figlia: «Ho apprezzato lo scrupolo della Cassazione, quando dopo le due assoluzioni ha chiesto un nuovo giudizio. E vi chiedo di concedergli lo stesso scrupolo».
Alberto Stasi, attualmente libero, attenderà il verdetto della Cassazione da casa. Anche i genitori di Chiara Poggi, che hanno sempre chiesto la verità sull’omicidio della loro figlia, attenderanno la decisione anch’essi lontano dal tribunale. Se la Cassazione dovesse convalidare il verdetto dell’Appello bis per Stasi scatterebbe l’arresto.