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Eruzione Etna: Reggio Calabria e Messina invase dalla cenere

Eruzione Etna: Reggio Calabria e Messina invase dalla cenere. Da ieri sera il vulcano siciliano sta dando spettacolo attraverso l’emissione di gas e la fuoriuscita di materiale piroclastico dal cratere di Nord Est detto la ‘Voragine’ e il nuovo cratere di Sud Est. Una gigantesca nube sovrasta i territori di tutti comuni ionici.

Una spettacolare fontana di lava, alta diverse centinaia di metri, ha caratterizzato la notte scorsa, per alcune ore, l’eruzione dell’Etna. Brandelli di magma incandescente sono ricaduti nella zona sommitale del vulcano e la cenere ha annerito anche le aree a nord dell’Etna.
I valori che segnalano l’attività del vulcano, come i tremori dei condotti magmatici interni, sono già rientrati nella norma.

Intorno alle 4 e 30 a Linguaglossa si è verificata la prima pioggia di sabbia nera, che ha in seguito colpito anche la stazione turistica di Piano Provenzana ed è ricaduta su tutto lo stretto, invadendo Reggio Calabria e Messina.
La città calabra si è svegliata con una nube scura che impediva la visuale dello Stretto e una inusuale quantità di cenere sui balconi, in strada, sulle auto.
A Messina, la polizia municipale consiglia la massima prudenza per le strade.
Polvere e cenere sono state segnalate anche dalla città di Catanzaro, portate a distanza di centinaia di chilometri dalle correnti atmosferiche.

Dopo la fontana di lava è poi ripresa l’attività stromboliana presente da circa tre settimane.
I valori che segnalano l’attività del vulcano, come i tremori dei condotti magmatici interni, sono già rientrati nella norma.
L’Etna è costantemente monitorato dagli esperti dall’Ingv di Catania.