Finisce all’asta la Bibbia Cattiva, definita così per il refuso «Puoi commettere adulterio». La Bibbia Cattiva (anche detta Bibbia degli Adulteri o Bibbia dei Peccatori; in inglese The Wicked Bible, o, più raramente, Sinners’ Bible o Adulterous Bible) è una riedizione della Bibbia di re Giacomo, pubblicata a Londra nel 1631 dai tipografi reali Robert Barker e Martin Lucas. Tale edizione è nota per un errore di stampa che capovolse il significato del sesto comandamento e che costò agli editori una pesante ammenda e la revoca della licenza di tipografi.
Un refuso nella stesura dei Dieci Comandamenti rischia di far schizzare alle stelle il valore di una preziosa Bibbia del XVII secolo. Il testo, stampato in Inghilterra nel 1631, è caratterizzata da una curiosa omissione che, a quanto pare, è stata scoperta troppo tardi: quando l’errore è stato individuato, con la conseguente furiosa reazione del re Carlo I e della chiesa anglicana, erano già state prodotte circa mille copie.
Le autorità ne ordinarono la distruzione, ma non tutti i libri vennero recuperati. Secondo alcuni l’errore potrebbe non essere il frutto di una semplice distrazione da parte dei curatori e tutto farebbe parte di un complotto ordito ai danni dei tipografi reali. A pagare le conseguenze fu in particolare Robert Barker: costretto a pagare una multa pesantissima, venne privato della licenza e finì in prigione dove morì nel 1645.
A quasi 4 secoli di distanza, il suo errore potrebbe valere 15.000 sterline.