Home gossip Gianni Morandi racconta la sua prima volta: “Quante zanzare!”

Gianni Morandi racconta la sua prima volta: “Quante zanzare!”

Gianni Morandi è il personaggio over 70 del momento: il cantante riesce ad essere al passo coi tempi grazie all’amore verso i social network,attraverso i quali tiene costantemente aggiornati i suoi fan. Sin dall’inizio Gianni Morandi è stato accusato di avere un social media manager che gli curasse i profili social e, una gaffe avvenuta poco tempo fa a causa di un commento sbagliato, ha fatto pensare che fosse vero. Addirittura l’irriverente Selvaggia Lucarelli si è scomodata per parlare della questione.

Ad ogni modo, che sia un professionista della comunicazione o sua moglie Anna a gestire le sue attività social poco importa: Morandi è il fenomeno indiscusso del momento che rallegra la giornata di chi lo segue con foto buffe della sua quotidianità. Proprio in virtù di questa visibilità, Vanity Fair ha deciso di dedicargli un’intervista, dove il cantante ha parlato di parecchie cose riguardanti carriera e vita privata. Tra i tanti argomenti è sbucato fuori quello della separazione della prima moglie, Laura Efrikian: “Era il 1976, 1977. Mia moglie se ne andò di casa, decise che era meglio così, che fossero loro a rimanere dov’erano cresciuti. Il distacco non fu così violento, ma forse ha influito. Per esempio, il fatto di non avere più un’educazione comune da parte di entrambi i genitori”.

Il tema più interessante di tutta la chiacchierata, però, viene fuori solo dopo: Gianni Morandi, infatti, si è messo a raccontare l’aneddoto divertente e un  po’ piccante della sua prima volta. L’artista parla di questo episodio della sua vita con molta naturalezza e, anzi, ci ride su: “Era il 1962. Era una ragazza di Vigevano che faceva la tata. Le confessai che non lo avevo mai fatto. Aveva quattro-cinque anni più di me, le feci tenerezza. Ci demmo appuntamento su un prato. Portai una coperta, avevo un’ansia, ma lei mi rassicurò, aggiustò tutto. Mi ricordo le zanzare. Perché io mi volli spogliare nudo. Non le dico, quante zanzare”.