Oggi, 10 dicembre, ricorre la Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2015. Si tratta di un’importante manifestazione che va celebrata per ricordare quali sono i valori alla base di una buona società, principalmente fondata su civiltà, rispetto, non solo reciproco, ma verso la vita umana in generale. La Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2015 deve essere vissuta appieno, oggi più che mai, in barba agli avvenimenti cui si assiste attualmente.
La Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2015 è la rilettura della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: quest’ultima fu redatta nel lontano 1948 a Parigi dalle Nazioni Unite e solo 2 anni dopo, nel 1950 fu istituita questa giornata di celebrazione che ha lo scopo di promemoria. Il segretario generale dell’ Onu, Ban Ki-Moon, ha dichiarato: “Dobbiamo impegnarci per garantire le libertà fondamentali e la protezione dei diritti di tutti“. Questo è il fine ultimo del documento.
La carta è divisa in 30 articoli e vuole tutelare i diritti politici, civili, economici, sociali e culturali. Si va dal divieto di tortura alla garanzia di equi processi e condizioni non degradanti nelle carceri, fino ad arrivare ai principi cardine della società che sono la tutela della libertà di pensiero ed azione ed il diritto di cittadinanza. Ciò che le Nazioni Unite voglio fare con l’istituzione di questa Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2015 è la sensibilizzazione, non solo delle masse, ma dei governi interi a rispettare, proteggere ed assicurare tali principi. Quest’anno, in particolar modo, l’obiettivo primario è quello di lanciare la campagna (della durata di un anno) per ricordare il cinquantennio dei due documenti più importanti sui diritti civili che sono il Patto Internazionale Sui Diritti Economici, Sociali e Culturali e il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, entrambi istituiti dall’Onu il 16 dicembre 1966.