Operazione al cervello mentre suona il sax, il video choc ha fatto il giro della rete: lui è Carlos Aguilera ed è stato operato lo scorso ottobre per un tumore al cervello presso l’Ospedale Regionale di Malaga. La notizia è stata pubblicata solo di recente su El Pais. Il team di medici ha definito quella di Carlos “un’operazione senza precedenti”. 12 ore di operazione, che hanno impegnato 16 professionisti tra neurochirurghi, neurofisiologi, specialisti in anestesia, infermieri e neuropsicologi, i quali hanno monitorato “in live” la massa tumorale che si impegnavano a rimuovere, molto vicina all’area cerebrale dedicata al linguaggio musicale.
Carlos è riuscito a suonare il suo strumento in completa serenità. L’anestesia locale ha permesso al giovane di rimanere cosciente e collaborativo. Subito dopo l’operazione, durante la conferenza stampa, ha dichiarato: “Per me era come starmene sdraiato sulla spiaggia a suonare, non sapevo niente di cosa stesse succedendo intorno a me. Quando i medici mi hanno proposto di affrontare l’operazione in questo modo, non ci ho pensato due volte. La musica è la mia vita, due mesi fa ero su una barella e oggi sono rinato“.
La passione di Carlos per il sax è nata a nove anni, oggi fa parte della Banda Municipale di Malaga. I medici, dopo l’operazione, hanno confermato gli esiti positivi della riabilitazione, mentre il giovane li ha ringraziato uno per uno, in quanto hanno salvaguardato la sua abilità nel suonare. All’Ospedale Regionale di Malaga sono state eseguite altre 12 operazioni di questo tipo, tutte andate a buon fine, ma mai, fino al caso di Carlos, avevano lavorato su quella parte del cervello umano preposta al linguaggio musicale.
Il Dott. Guillermo Ibáñez, specialista in neurochirurgia e membro dell’ equipe medica, ha spiegato che è nell’ emisfero sinistro che risiedono la funzione motoria, quella sensoriale e linguistica. Ha spiegato inoltre che il recupero di Carlos sarà totale. Il Ministro della Salute andaluso, Aquilino Alonso, ha considerato questo intervento una “pietra miliare” per tutta la medicina europea. Il precedente risale al 2009: il violinista Robert Frish era stato sottoposto ad un intervento simile per eliminare uno spasmo articolare, che gli avrebbe impedito di suonare per il resto della vita.