In base ha quanto dichiarato dal Cremlino si tratta di documenti che testimoniano il coinvolgimento della Turchia e del suo presidente Erdogan, nel traffico greggio messo in piedi dall’Isis. In base alle fonte vicine al Cremlino stesso si apprende che sono state distrutte, solo nell’ultima settimana, diciassette colonne di mezzi. Mentre da quando è incominciata la campagna aera in Siria, quindi da settembre, Mosca ha distrutto quasi duemila camion.
Già nelle scorse settimane il governo di Mosca ha accusato pubblicamente il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan e la sua famiglia di fare affari con il petrolio dell’Isis. Secondo Mosca, sono stati visti 12mila camion, andare e venire dalla Turchia, attraverso il valico di frontiera di Zakho, vicino tanto alla frontiera turca con la Siria che a quella con l’Iraq.