Non c’è cosa più tenera e strappa lacrime di una bambina malata di cancro e in terapia: il volto segnato dalla malattia, la testa rasata a causa della caduta dei capelli e gli occhi stanchi dalla sofferenza fisica e dalla noia di dover privarsi di giocare liberamente con gli altri bambini. Lo sa bene Juanita Ortiz Garcia che ha costretto la figlia a fingersi malata di cancro per raccogliere soldi. Le ha addirittura rasato i capelli per rendere la truffa più credibile. Ma per fortuna le forze dell’ordine hanno bloccato questa madre.
La vicenda è avvenuta ad Hidalgo, nel sud del Texas, la donna (ora in prigione per sfruttamento di minore) ha rasato la testa alla figlia, le ha fasciato il braccio e poi ha pubblicato la foto della bambina dicendo che stava morendo di cancro e che le rimanevano solo pochi mesi di vita. Per rendere più veritiera la storia, ha mentito anche alla stessa bambina che per mesi è stata convinta di non aver più un futuro. Le ha anche fatto indossare una maglietta con la scritta: “Non sono un maschietto, sono una bambina che combatte contro il cancro”.
La truffa quindi aveva tutti gli ingredienti per partire: la donna infatti chiedeva dei fondi per sovvenzionare le costosissime cure per la sua bambina. Ma proprio la diffusione di questa notizia le è costata cara. Infatti è giunta anche ai funzionari dell’ufficio di assistenza all’infanzia che si sono chiesti come mai la madre non avesse chiesto aiuto anche alle strutture pubbliche. Quindi è partita un’inchiesta che è terminata con l’arresto della donna. La bambina, dopo un controllo medico, è risultata sanissima ma solo terrorizzata e triste.
Sono tanti purtroppo i bambini che muoiono di cancro e questo ha creato il terreno fertile per queste truffe che purtroppo sono sempre più diffuse. In America sono numerosi i casi di madri arrestate per sfruttamento di minori e truffa. Tutte hanno utilizzato i propri figli per estorcere soldi e in molti casi sono anche somministrati farmaci a questi bambini per rendere più credibile la storia. Le autorità dicono di agire con cautela quando si tratta di beneficenza verso soggetti privati perchè la truffa può essere dietro l’angolo.