Statua della Libertà: fu ispirata da una donna musulmana?

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Statua della Libertà: fu ispirata da una donna musulmana? Alcuni ricercatori hanno scoperto che lo scultore francese Auguste Bartholdi, probabilmente si è ispirato ad una donna musulmana per la realizzazione della Statua della Libertà. Questa nuova tesi contraddice la teoria ben radicata secondo cui sia stata la madre Charlotte Beysser Bartholdi ad ispirare l’artista.

È stata una donna musulmana ad inspirare la Statua della Libertà

Prima di lavorare alla realizzazione della Statua della Libertà con il famoso ingegnere Gustave Eiffel, Auguste Bartholdi aveva proposto un progetto per il Canale di Suez: uno schizzo di una scultura, che non fu mai realizzata, mostra una donna velata, una contadina araba con una torcia, a guardia del canale artificiale.
Alcuni esperti ritengono che Bartholdi abbia riproposto la sua idea della scultura per il canale di Suez anche per il progetto della Stata della Libertà, un simbolo di democrazia e libertà che ha accolto innumerevoli immigrati sulle coste degli Stati Uniti.

Bartholdi ha viaggiato in Egitto nel biennio 1855-1856, dove ha sviluppato la passione per i grandi monumenti pubblici e per le sculture colossali e quando nel 1869 il governo egiziano ha cercato proposte per la costruzione di un faro per il Canale di Suez, lo scultore francese ha progettato una enorme statua di donna araba vestita con abito lungo che sorregge fieramente in una mano una torcia, che chiamò “L’Egitto (o Progresso) porta la luce in Asia“.
A quel tempo, come tuttora oggi, la maggior parte degli egiziani era di fede islamica, circa l’86% ad Alessandria e al Cairo, e il 91 per cento in altre regioni.

Una seconda possibilità di realizzare una colossale statua femminile fu data a Bartholdi dal connazionale Edouard de Laboulaye che ebbe l’idea di regalare un monumento per il centenario degli Stati Uniti a nome del popolo francese, rappresentante “La Libertà che illumina il mondo”.
Nel 1870, Bartholdi cominciò a progettare la statua in base alla sua progettazione precedente.
Il prodotto finale, che rappresenta Libertas, la dea romana della libertà, è stato inaugurato nel 1886.
Sicuramente c’è una connessione tra progetto iniziale di Bartholdi per il Canale di Suez e la donna che ha ideato per dare il benvenuto in America agli immigrati.
Bartholdi ha prodotto una serie di disegni in cui la statua proposta iniziò come una gigantesca contadina araba che gradualmente si è evoluta in una dea colossale.
La versione originale della statua aveva un senso per la società egiziana, ma non ne avrebbe avuto per l’America.

Le scoperte recenti sono particolarmente sorprendenti per alcuni americani, visto che negli Stati Uniti si sta vivendo un acceso dibattito su l’arrivo di profughi dalla Siria e da altri paesi a maggioranza musulmana.

fonte: Dailymail

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