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Thailandia: rischia il carcere per aver deriso il re e il suo cane

In Thailandia insultare o deridere la monarchia può costare caro, fino a 15 anni per ogni insulto. Questo è quanto sta scoprendo a proprie spese un giovane meccanico che per un “mi piace” cliccato ad una foto ritoccata del re e del suo cane, potrebbe essere condannato a oltre trent’anni di carcere.

Thanakorn Siripaiboon, meccanico di una fabbrica di 27 anni, rischia fino a 32 anni dietro le sbarre dopo aver cliccato ‘like’ su un’immagine photoshoppata di re Bhumibol Adulyadej su Facebook. L’operaio è stato accusato di sedizione, lesa maestà e reati informatici da un tribunale militare per aver mancato di rispetto e offeso l’animale, Tongdaeng, il meticcio salvato dalla strada dal re thailandese. Siripaiboon è colpevole, secondo il tribunale, di aver condiviso sul popolare social network un post con un’infografica nel quale, con i suoi 608 amici, ipotizza il reato di corruzione nella costruzione di un monumento dedicato all’animale. L’uomo avrebbe anche cliccato il tasto «Mi piace» su una foto che ritrae il re invecchiato e non in ottime condizioni di salute.
La polizia thailandese sta inoltre conducendo indagini contro altre 20 persone che erano amministratori del gruppo su Facebook nel quale è stato scritto il post e su tutti i membri della pagina che ha condiviso i contenuti definiti inappropriati.

Insultare il re è un reato penale in Thailandia e può costare 15 anni per ogni offesa. Thanakorn ha presumibilmente confessato anche crimini aggiuntivi, tra cui lesa maestà e reati informatici, che potrebbero fargli passare i prossimi tre decenni in carcere. L’avvocato dell’operaio, Anon Numpa, ha accolto con sorpresa l’estensione della legge anche agli animali.
Come riportato da IB Times, arresti e procedimenti giudiziari per lesa maestà sono diventati più comuni in Thailandia da quando, lo scorso anno, i militari hanno preso il potere appoggiati dal re. L’annuncio arrivò in occasione di una cerimonia a Bangkok, durante la quale è stato dato al generale Prayuth Chan-ocha il compito di guidare il paese a capo del nuovo Consiglio nazionale per il mantenimento della pace e dell’ordine. Il colpo di stato dell’esercito è stato annunciato in diretta televisiva il 22 maggio, due giorni dopo che i militari avevano imposto la legge marziale.