Valentino T è il ragazzo trentenne arrestato dalla polizia per aver avuto rapporti intimi con donne, nonostante sapesse di essere sieropositivo. Durante la diretta di Chi l’ha visto, Federica Sciarelli ha voluto sfruttare il suo canale tv, per diffondere la notizia ed eventualmente mettere in allerta tutte le donne che si sono lasciate sedurre da lui. Si parla di 20-30enni, quasi tutte contattate via chat, e pare che il numero sia salito almeno alla dozzina.
Dalla Sciarelli è stato lanciato un vero e proprio appello: la giornalista ha fatto riferimento anche a donne non proprio mature, sedotte dal sedicente ammaliatore. Durante la trasmissione si è scoperto che Valentino T sapeva di essere malato da una decina di anni, ma l’avvocato difensore ha comunque usato il termine “leggerezza” riferendosi all’omissione di una notizia così importante da rivolgere alle sue partner occasionali, ossia che fosse sieropositivo.
E’ stata proprio Federica Sciarelli a coniare per lui un termine adatto e molto forte, ossia quello di “untore”. Sta di fatto che l’ormai tristemente noto Valentino T non può avvalersi della debole linea difensiva “non volevo”, visto che è dal 2006 che conosce il suo stato di salute. Il gip Alessandro Arturi parla di “precisa consapevolezza”, quindi ha taciuto volontariamente pur di avere rapporti intimi con le sue vittime.
Valentina T è malato, ha la sindrome da immunodeficienza acquisita (Hiv), che non si è mai aggravata in Aids ed è ora in fase regressiva. In carcere è sotto costanti cure. Da ricordare la differenza tra Hiv e AIDS: HIV (Human Immunodeficiency Virus) significa virus dell’immunodeficienza umana, perché gli “speciali anticorpi” che produce l’organismo non saranno in grado di debellare l’infezione. L’HIV non è altro che il virus che distrugge il sistema immunitario. L’AIDS, invece, è la sindrome da immunodeficienza acquisita.
Una persona sieropositiva ha contratto il virus dell’HIV, ma questo non vuol dire che è malata di AIDS: può sopravvivere molti anni prima che l’HIV degeneri in AIDS, ma comunque sia potrebbe trasmettere agli altri il virus dell’HIV e quindi far correre il rischio ad altri. L’HIV diventa AIDS quando il virus ha distrutto completamente il sistema immunitario: in questo caso si manifestano infezioni gravi e ripetute malattie neurologiche, tumori che portano alla morte.
Capite ora bene il pericolo al quale ha volontariamente sottoposto l’untore Valentino T alle sue vittime: di tutto si può parlare, fuorché di “leggerezza”.