La Corea del Nord ha annunciato nei giorni scorsi di aver testato la temibile bomba H. La reazione del mondo questa volta è stata unanime: dall’Europa alla Cina, dagli Stati Uniti alla Russia, tutti i governi hanno condannato l’azione portata avanti dal governo di Pyongyang. Il paese più a rischio è senza ombra di dubbio la Corea del Sud. Per questo il governo di Seul ha deciso di riattivare gli altoparlanti piazzati al confine intercoreano, per trasmettere messaggi di propaganda anti Kim Jong-un.
Gli altoparlanti piazzati in 11 diversi punti trasmettono dichiarazioni di denuncia del regime nordcoreano di Kim Jong-un e delle violazioni dei diritti umani di cui è responsabile e possono essere sentiti fino a 10 chilometri di stanza. Intorno agli altoparlanti sono stati dispiegati artiglieria e batterie di missili a corto raggio, ha precisato un funzionario del ministero della Difesa di Seul.
Per prima cosa, ha spiegato il ministro della difesa sudcoreano Cho Tae-yong, da venerdì i giganteschi altoparlanti piazzati al confine fra le due coree riprenderanno la diffusione della propaganda anti nordcoreana. Non accadeva da agosto quando le attività di propaganda erano state fermate, nel quadro di un accordo volto ad allentare le tensioni tra Seul e Pyongyang, ma sono riprese a seguito dell’annuncio del regime nordcoreano.
Corea del Nord vs Corea del Sud
Dopo l’annuncio di Pyongyang secondo cui il regime ha testato la bomba a idrogeno, la Corea del Sud ha ripreso la sua attività di propaganda lungo il confine intercoreano.
Lo scontro tra le due Coree è l’ultimo scampolo di Guerra fredda che ancora resite: la suddivisione innaturale del confine del 38° parallelo che ha diviso la penisola coreana in due, fu voluto dopo la catastrofica sconfitta subita dal Giappone, nel 1945. La penisola fu artificialmente divisa in due tronconi, sotto l’influenza sovietica il Nord e sotto quella USA il Sud.