Giacarta è stata messa sotto assedio da una serie di attacchi terroristici che hanno messo a soqquadro la capitale dell’Indonesia. Almeno sei bombe sono esplose nel centro, accompagnate da colpi di arma da fuoco. Per ora il conteggio delle vittime è di sette morti e decine di feriti. La polizia indonesiana ritiene che almeno una delle esplosioni sia da attribuire a un kamikaze. Evacuati alcuni edifici, chiusa una sede delle Nazioni Unite in una delle zone colpite.
Sei esplosioni e oltre due ore di sparatorie hanno scosso Giacarta, provocando sette vittime: presi di mira il centro commerciale Sarinah e un caffè Starbucks, dove si sarebbero fatti esplodere alcuni kamikaze. Dopo le esplosioni sono stati sentiti colpi di pistola in una zona che ospita anche molti hotel di lusso, ambasciate e uffici. Centinaia di agenti di polizia sono stati dispiegati nelle strade della città dove hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con i responsabili dell’attacco.Gli assalitori avrebbero, tra l’altro, attaccato una centrale di polizia facendo esplodere granate. Al Jazira, citando come fonte la polizia indonesiana, afferma che tra le vittime della serie di deflagrazioni c’è anche un cittadino olandese che lavorava per le Nazioni Unite. Le sei esplosioni sono avvenute nel raggio di 50 metri nel distretto degli uffici, che ospita anche una rappresentanza dell’Onu.
Il presidente indonesiano Joko Widodon, in seguito agli attacchi terroristici di Giacarta ha lanciato un appello alla calma: “Non dobbiamo avere paura né lasciarci sconfiggere da questo atto terroristico“, ha affermato il presidente citato dal sito Kompas.com. “Mi appello alla gente perché mantenga la calma“, ha aggiunto.
A seguito degli attacchi di Giacarta, rende noto il ministero degli Affari Esteri, l’unità di crisi della Farnesina si è prontamente attivata e sta verificando la situazione in stretto contatto con la nostra ambasciata nella capitale indonesiana.